Il campanile

Nella zona absidale si innalza la maestosa costruzione del campanile. Costruito interamente in blocchi di marmo a partire dalla fine del 1100 ripete essenzialmente i caratteri stilistici dell’Abbazia lasciando trasparire alcune influenze liguri. La sua costruzione avvenne in due epoche distinte. Ciò lo si deduce anche dalla diversità dei conci in marmo impiegati per la sua costruzione: informi e grezzi alla base, lavorati e riquadrati invece nella parte superiore.
La torre è suddivisa in cinque livelli lungo i quali si aprono finestre di diversa fattura. Al primo piano, anche per ragioni di carattere statico non si apre che una feritoia che poi diventa finestra con arco romanico a tutto sesto nel secondo livello. Al di sotto di questa è possibile vedere scolpita una lancia con una data. Secondo una prima ipotesi si tratterebbe di una cazzuola attribuita all’insegna dei maestri muratori. Molto più probabilmente si tratta invece di una chiara allusione ad Azzolino Malaspina dello Spino Fiorito detto il Lancia che dominava Carrara nel XIII secolo e più precisamente attorno al 1282 quando furono completati i lavori sulla torre campanaria.

Nel terzo e quarto livello del campanile si aprono finestre rispettivamente bifore e trifore con archetti gotici sorretti da eleganti colonne con unghioni alla base e capitelli lavorati. L’ultimo piano presenta ampie quadrifore sorrette da colonne ben rifinite. Il campanile termina in alto con una piramide a base ottagonale interamente in marmo affiancata ai quattro angoli da rispettive guglie a base quadrata di minore dimensione. La guglia principale è inframmezzata da finestre con archi gotici sostenuti da coppie di colonne. La vetta è coronata da una pregevole croce marmorea.
L’interno della struttura è cavo, con una lunga scala formata da gradini in marmo massello inseriti a sbalzo direttamente nei conci che si innalzano fino alla sommità della torre. Il centro funge da vano di corsa per le funi che un tempo scendevano fino alla base utilizzate per suonare le campane. Ancor oggi si possono vedere i fori consunti in marmo lungo i quali correvano le corde. 
Nel quinto livello si trova la cella campanaria che ospita il “castello” con il concerto costituito da quattro campane.
Al di sotto della cella campanaria, in un vano chiuso da una porta che ne consentiva l’accesso unicamente al personale preposto, si trova l’antico orologio meccanico. 

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