Plutei Postergali
XVI secolo
Si tratta di due grandi pannelli di marmo con funzione divisoria detti “postergali”, o anche plutei postergali, che, a seguito dei lavori di sistemazione del Duomo avvenuti nel secondo dopoguerra, dalla Compagnia Grande sono stati collocati ai lati del presbiterio.
Pressochè identici, sono formati da quattro pannelli ognuno dei quali contiene al centro una formella in marmo colorato in leggero rilievo piramidale.
Sono opera dello scultore carrarese Francesco Bergamini e, risalenti al XVI secolo, sono il risultato di un finissimo lavoro di intarsio, con cornici, delicati fogliami, festoni floreali e soggetti di varia natura.
Pulpito
1544
È opera degli artisti carraresi Domenico del Sarto, Nicodemo da Carrara e Tommaso Sarti.
In un riquadro del poggiolo, verso la navata centrale, è un bassorilievo del Redentore fra i quattro libri evangelici. La scala di accesso è in un unico blocco di marmo. Il peduccio, ossia il puntale inferiore del poggiolo a forma di bulbo, è suddiviso in sette petali; esso è ricavato da un unico massello insieme col retrostante masso addossato al pilastro, con evidente funzione di sostegno.
Si notino i fregi sulla faccia interna dei petali che, per essere meglio scolpiti, richiedevano la prestazione di scultori “mancini”, soprattutto quando gli spazi erano ristretti come quelli del nostro manufatto. Su uno dei pannelli del pulpito è incisa la data di costruzione: MDXLIIII (1544).
Lungo il bordo inferiore si legge il versetto con cui termina il Vangelo di Marco: ITE IN MVNDVUM VNIVERSVM PRAEDICATE EVANGELVM OMNI CREATVRE VT SALVENTVR (“Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a tutte le creature affinché siano salvate”).